Passeggiando nei saloni maiolicati e nei giardini fioriti del Grand Hotel Quisisana si ripercorre magicamente la storia di Capri.
Scriveva Roger Peyrefitte, descrivendo la vita di Capri agli inizi del novecento, nel libro “L’Esule di Capri….”: “Il trionfo del Quisisana era sempre quello di Capri”.
Il segreto del Quisisana è nel suo nome.
Ricordava Mario Morgano, in una intervista, come l’albergo fosse nato già nel 1845 come casa di cura. Il medico inglese di Liverpool George Sidney Smith Clark (inglese e non scozzese come erroneamente scritto nella lapide nel cortile del Municipio di Capri) arrivato a Capri intorno al 1820 per pochi giorni incontra la “ciucciara” (asinara) Anna Lembo, chiamata dai Capresi Nannarella. E, per amore di questa bellissima ragazza caprese, decise di aprire una casa di cura, un sanatorio, per curare la tubercolosi. Alla morte di Clark nel 1868 la clinica fu ereditata dalla moglie e dai suoi sette figli.
Già nel Beadeker del 1869 il Quisisana viene indicato come albergo “molto bello”.
Tuttavia fu l’arrivo di Federica Serena a trasformarlo, in pochi anni, in un albergo di lusso famoso in tutta Europa. Da umile lavapiatti, questo scaltro e intelligente caprese, divenne un raffinato maggiordomo a Londra. Ritornato a Capri fece innamorare la vedova Lembo e divenne proprietario dell’albergo. La sua amicizia con il magnate tedesco Alfred Friederich Krupp che, alla fine del 1800, soggiornava per un mese, con il suo numeroso seguito, in 5 suite dell’albergo, portò Serena in breve tempo ad essere Sindaco di Capri. L’albergo Quisisana divenne quindi, ai primi del 1900, “l’albergo di Capri” luogo preferito della ricca clientela tedesca che precedentemente soggiornava al Pagano.
Da allora tanta vita e letteratura è stata scritta nelle sue stanze e nei suoi saloni. Il suo libro degli ospiti è un susseguirsi di personaggi celebri che hanno segnato la storia del mondo. Leader politici, divi del cinema, irrequieti scrittori, artisti e ballerini, fascinose top models, stilisti e cantanti alla moda, hanno soggiornato nelle sue affascinanti suite.
Romanzi e novelle hanno avuto come scenario l’albergo Quisisana.
Ivan Bunin, scrittore russo, premio Nobel della letteratura nel 1933, ha scritto un racconto breve: “Il Signore di S.Francisco”, ambientato a Capri e nelle stanze del Quisisana. Perfino Paperino è stato il protagonista di un’avventura nel fumetto “I Faraglioni di Cipria” che si svolge nel fantastico ….”Quisisogna”.
Dal 1981 il Gran Hotel Quisisana è guidato dalla famiglia Morgano.
Mario Morgano e la sua famiglia, discendenti di Donna Lucia Morgano, fondatrice del mitico Zum Kater Hiddigeigei, locale storico dove si riuniva, sorseggiando un caffè o bevendo una birra, la più prestigiosa intellighenzia europea dei primi del 1900, con tanta tenacia e passione, hanno reso questo albergo un gioiello della hotellerie mondiale a cui seguono e seguiranno tanti altri personaggi per arricchire la storia e il mito di questo hotel, icona di Capri.