Alla base della cucina di Capri ci sono certamente le ricette della tradizione, che vengono tramandate di generazione in generazione; ma la cultura gastronomica isolana è fatta anche di atmosfere: un ambiente familiare, che riesce a trasmettere il calore di casa, mentre a tavola hai la certezza di trovare ingredienti genuini e sapori autentici. Tutto questo si può trovare ad Anacapri al Ristorante da Gelsomina.
La sua storia inizia proprio con Gelsomina, mamma dell’attuale proprietario Michele, colei che non solo ha dato il nome al ristorante, ma che poi ha trasmesso, dapprima a suo figlio e poi ai suoi nipoti, la passione per questo lavoro.
Negli anni ’50, infatti, Gelsomina e suo marito Raffaele decidono di aprire un piccolo punto di ristoro tra i loro vigneti e i frutteti, nella zona della Migliera.
Col tempo il piccolo chiosco si trasforma in un vero e proprio ristorante, fino a raggiungere, nel 2020, un importantissimo traguardo: quello dei 60 anni di attività, passando fra le mani di ben 3 generazioni. Oggi Michele e Teresa, con i loro figli Raffaele e Gelsomina, continuano a portare avanti la tradizione di famiglia, con un’idea ben chiara di cucina, che sono intenzionati a difendere a discapito delle mode del momento. E’ Gelsomina Maresca, nipote della storica fondatrice del ristorante, a raccontarcela.
“Quella che proponiamo è una cucina fortemente legata ai sapori del territorio di Capri: al ristorante prodotti locali e ricette della tradizione caprese sono gli assoluti protagonisti del nostro menù. Non cadiamo mai nella tentazione di infarcire i nostri piatti con rielaborazioni gourmet o evoluzioni creative volte a catturare l’attenzione dei clienti. Il nostro desiderio è rispettare sempre e comunque le preparazioni classiche, e con esse i sapori originali di Capri”.
Ma le ricette originali non sono l’unico pilastro su cui si basa la cucina del ristorante da Gelsomina.
Altro, fondamentale aspetto è la qualità delle materie prime usate nella preparazione dei piatti. “Cerchiamo di usare sempre ingredienti freschi e genuini; anche quando siamo obbligati ad utilizzare prodotti congelati, ci accertiamo sempre che siano di prima scelta”. La strada da seguire è ben delineata ma tutt’altro che facile. Seguire al 100% la tradizione comporta infatti un grande lavoro nel rispettare le procedure artigianali, in un mondo che promuove invece pratiche sempre più standardizzate.
“Realizziamo ancora i nostri tipici ravioli capresi a mano come vuole la tradizione; cuciniamo il coniglio secondo la ricetta originale, tramandata da generazioni di isolani; perfino un piatto semplice come gli spaghetti aglio, olio e peperoncino, viene proposto senza aggiunte o variazioni. Il motivo è semplice: la nostra intenzione è quella di non alterare quelli che erano i sapori di una volta, che vogliamo invece portare sulla nostra tavola”.
Seguire la strada della cucina tradizionale non significa però essere refrattari a nuovi stimoli e novità.
“Il nostro menù è in continuo rinnovamento; ogni anno proponiamo un nuovo piatto, pescando sempre fra le ricette originali della nostra terra. Così, non solo vogliamo rappresentare la scelta ideale per i capresi, che possono ritrovare i sapori della propria terra; ma anche per una clientela composta da turisti, che vengono da noi per scoprire le abitudini culinarie originali della nostra isola, e che tornano anche le estati successive, certi di trovare ogni anno qualcosa di nuovo”.
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