Portare alto il nome di Napoli all’estero significa veicolarne i suoi valori e la sua millenaria cultura, custoditi nelle bellezze dei suoi paesaggi, nelle testimonianze delle civiltà che vi hanno vissuto, nella ricchezza del suo patrimonio enogastronomico. Ma lo spirito di Napoli passa anche per un peculiare stile di abbigliamento, diffuso dalla storica tradizione della sartoria partenopea, che ha contribuito a rendere la città una delle capitali dell’eleganza italiana.
A promuovere ancora oggi la moda “made in Napoli” è l’azienda produttrice di abbigliamento di lusso maschile ISAIA, gestita dalla terza generazione della famiglia e guidata magistralmente da Gianluca Isaia. Anche lo storico brand è fra i web partner di That’s Amore Capri; in questa intervista a Gianluca Isaia, scopriamo la storia e i valori di questa importante impresa partenopea, e i motivi per cui ha deciso di sostenere la nostra rassegna.
Nato a Napoli nel 1920 con Enrico Isaia da un piccolo negozio di tessuti con annesso laboratorio e trasferitosi poi a Casalnuovo negli anni ’50, dagli anni ‘80 il brand ISAIA ha acquisito crescente popolarità in Italia e all’estero. Quanto questa storia così importante e profondamente legata al territorio influenza ancora oggi le scelte e le politiche dell’azienda?
È a Napoli che sono legati la storia e il successo di ISAIA. Il nostro prodotto parla di Napoli e delle sue radici. La nostra mission è quella di esportare nel mondo la sua storia, la sua cultura, la sua ironia e la sua grande tradizione sartoriale.
A testimonianza del suo successo internazionale, il brand attualmente, sotto la sapiente gestione di Gianluca Isaia, oltre al laboratorio a Casalnuovo di Napoli, dispone di numerosi store in tutto il mondo. Quali valori volete veicolare oggi con il brand ISAIA?
Sicuramente il “Made in Napoli”, valore inteso sia come tradizione sartoriale napoletana sia come conoscenza esclusiva del prodotto, apprezzato in tutto il mondo. Un valore che è radicato nel DNA dell’azienda e di tutte le persone che ne fanno parte, alcune da generazioni.
Qual è il vostro cliente tipo? Cosa garantite a chi sceglie di acquistare un capo ISAIA?
Non c’è un cliente ideale: tutti rappresentano bene il marchio. Ci rivolgiamo a uomini d’affari, professionisti, intellettuali, politici, ma anche attori e personaggi famosi. Sono tutti in grado di esprimere chi sono e allo stesso tempo comprendere la qualità e l’artigianalità.
Acquistare un capo ISAIA significa apprezzare la continua ricerca del dettaglio, l’originalità delle forme e dei colori o dei tessuti pregiati, la cura della manifattura, la qualità del servizio…
Parliamo del lavoro della Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo. Come nasce e qual è la sua mission?
La Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo nasce nel 2018 dalla volontà del Gruppo Isaia di dare, attraverso un ente filantropico senza scopo di lucro, un ulteriore impulso alla difesa e valorizzazione dei “saperi” presenti sul territorio.
Le sue attività prevedono: il supporto alle fasce disagiate attraverso iniziative di formazione per l’apprendimento degli antichi mestieri artigianali a partire dalla sartoria; attività di ricerca finalizzate alla valorizzazione delle radici storiche delle nostre tradizioni artigianali; iniziative culturali destinate ad un pubblico più ampio interessato a conoscere le nostre radici espressive ed artistiche; organizzazione di eventi vari di sensibilizzazione e comunicazione in merito alle attività della Fondazione ed al loro impatto sociale.
Sono così nati progetti dedicati alla conoscenza della lingua napoletana, allo studio sulle origini della sartoria napoletana tra Napoli, Londra e Casalnuovo e alla costituzione di una scuola per sarti con l’obiettivo di formare specialisti che dopo un ulteriore periodo di training on the job potranno dominare tutti i segreti di un mestiere che, se affidato alla sola trasmissione informale delle competenze ad eredi o allievi, rischia di scomparire.
Storica meta del jet set internazionale, nonché isola che ha rappresentato un punto di riferimento importante nella storia della moda in Italia nel secondo dopoguerra, anche Capri ospita uno store ISAIA. Qual è il rapporto di Gianluca Isaia e del brand con l’isola?
Con Capri ho un legame emotivo, è un luogo a cui sono molto legato fin da bambino. È qui che ho trascorso le più belle estati in compagnia della mia famiglia e degli amici di una vita. È un pezzo di cuore.
Perché avete deciso di diventare web partner della manifestazione That’s Amore Capri? Come nasce questa collaborazione?
Ciò che ci ha spinto a partecipare è sicuramente l’amore per Capri – che è alla base dell’iniziativa – ma anche il coinvolgimento in un appuntamento di solidarietà che sosteniamo ormai da 3 anni.
La rassegna quest’anno prevede ben 14 appuntamenti in un ricco cartellone che animerà l’isola anche al di fuori dei mesi estivi, e verrà seguita da media partner internazionali. Quale valore crede possano portare simili manifestazioni al territorio e alle attività imprenditoriali che sorgono su di esso?
È indubbiamente un’iniziativa che contribuisce, tra l’altro, a dare lustro all’isola e a chi in qualche modo ne fa parte. Spero che anno dopo anno si riesca a coinvolgere una platea sempre più internazionale in modo da amplificarne la risonanza.
La rassegna ha un importante fine benefico, promosso grazie alla collaborazione con la Fondazione Soleterre. Crede sia importante che la solidarietà entri a far parte in maniera abituale negli eventi culturali e nel mondo dell’intrattenimento?
Ritengo di sì, in quanto sono fermamente convinto che ognuno di noi possa fare la propria parte.
Il locale gestito dalla famiglia De Angelis, da sempre attenta alle esigenze della clientela isolana
Ennesima, grande soddisfazione per il ristorante Da Tonino, che dal 1993 regala ai suoi clienti
Quando si partecipa ad una mostra, ad un concerto o anche ad una festa privata,
Il passato, il presente e il futuro della Marina Piccola scorrono veloci, come onde che
Sedendosi nella sala principale del ristorante La Capannina, dai colori pastello che ricordano la sognante
A Capri vengono definiti mulesi coloro che appartengono, non solo per nascita, alla Marina di