Sono molte le attività imprenditoriali che sostengono la rassegna That’s Amore Capri. Ciò che le muove non è soltanto la consapevolezza di promuovere eventi di qualità e di intrattenimento sull’isola, ma anche quella di impegnarsi per una importante causa benefica. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Maria Elena Aprea, direttrice creativa di Chantecler, per scoprire di più sul loro impegno a favore della rassegna e sulle motivazioni che li spingono a sostenere la nostra causa.
1 – La storia di Chantecler si lega al periodo alla fine della Seconda Guerra Mondiale, in cui l’isola di Capri ha vissuto il suo periodo di maggiore splendore, meta del jet set internazionale e fonte d’ispirazione di artisti, scrittori e poeti di tutto il mondo. Ci può raccontare la storia del marchio Chantecler?
Chantecler apre la sua boutique storica di Capri nel 1947, anche se già 3 anni prima si era già reso protagonista della storia dell’isola, con la donazione della Campana della Pace al presidente americano Roosevelt. Nel 1944 infatti, Pietro Capuano, fondatore di Chantecler, ha l’intuizione di commissionare una campana di bronzo per gli americani, in segno di gratitudine e di amicizia. La campana reca diversi simboli che afferiscono al mito caprese. Da un lato San Michele che trafigge un serpente, simbolo della vittoria del bene sul male. Dall’altro due angeli che riversano una cornucopia, come segno di abbondanza e prosperità. La Campana fu poi consegnata al colonnello Woodward in una cerimonia solenne alla presenza delle autorità e dell’intera comunità isolana, rimanendo impressa nell’immaginario dei militari americani di stanza a Capri e dando simbolicamente inizio alla stagione della Dolce Vita sull’isola, alimentandone il mito oltreoceano. Infatti, divenne un’usanza tra gli americani a Capri quella di portare una piccola riproduzione della Campana.
Questo evento dà inizio alle vicende di Chantecler, che prende il soprannome del suo fondatore. La boutique di Capri diventa un punto di riferimento per il jet set che sbarca a Capri e le dive si innamorano delle parure uniche create da Salvatore Aprea, socio in affari di Capuano. Nei decenni passano dalla boutique Chantecler personalità del calibro di Jackie Kennedy Onassis, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman e Mona Von Bismarck. Mentre Salvatore si occupa di amministrare e creare, Pietro diventa l’istrionico protagonista della Dolce Vita isolana, con le sue feste memorabili e la sua personalità gaudente e a tratti stravagante. Non molto dopo, la Campana della Pace del 1944 ispira il simbolo più riconoscibile della Maison: La Campanella. Negli anni 90’ i figli di Salvatore succedono al papà e comprendono la portata del messaggio di questo gioiello iconico, che inizia a diffondersi prima in tutta Italia e poi nel mondo, divenendo un ambasciatore di Capri a livello internazionale. Oggi Chantecler è presente, oltre a Capri, anche a Milano e a Tokyo con boutique monomarca, mentre viene distribuito in tutto il mondo in oltre 130 concessionari selezionati.
2 – Il mondo Chantecler si caratterizza per uno stile senza tempo, attento all’originalità e al dettaglio. C’è un gioiello o una collezione che considera particolarmente significativo per il vostro marchio?
La storia di Chantecler è la storia della Campanella. Dal 1944 ad oggi è stata la protagonista di tutte le nostre vicende, andando incontro a numerose sperimentazioni stilistiche, cromatiche e di design, ma sempre rimanendo fedele alla propria identità e alle proprie origini. Corallo, turchese, cristallo, pavé di diamanti, zaffiri, rubini. Oro, argento, titanio. Ispirazioni floreali, marine, capresi. Un gioiello che attinge dal mito, che raccoglie auspici. Un esercizio di design e glamour, un talismano e un oggetto del desiderio.
3 – Cosa ha spinto il brand Chantecler a partecipare come official sponsor di That’s Amore Capri?
La mia famiglia ed io siamo convinti che le imprese non abbiano solo un ruolo economico, ma che abbiano una responsabilità sociale nei confronti della comunità. Questo è uno dei preziosi insegnamenti di nostro padre Salvatore, che già molti anni addietro si prodigava per Capri promuovendo iniziative per aiutare e coinvolgere tutti, nessuno escluso. Chantecler non è la storia di una sola famiglia, ma di molte. Le persone che collaborano con noi in molti casi lo fanno da molti anni, e tra tutti noi si è creata una forte affinità, prima di tutto valoriale. Iniziative come That’s Amore Capri ci ricordano l’importanza di garantire a tutti le stesse opportunità. Ci ricordano che cosa voglia dire essere di Capri, un luogo che nei millenni ha accolto artisti, poeti, scrittori ma anche esuli e rifugiati, riservando a tutti lo stesso calore familiare. Lo stesso che vogliamo riservare ai ragazzi di Soleterre. Fondamentale poi anche l’importante calendario che promuove la kermesse, composto da grandi nomi della musica, cucina e del mondo della cultura, che ogni anno grazie a That’s Amore Capri arrivano sull’isola. Tutto ciò quest’anno ci ha spinto ulteriormente a credere in questa partnership.
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