La struttura, ospitata nell’ex istituto alberghiero, erogherà servizi sanitari per i residenti
C’è un’importante novità in vista per i residenti di Capri: il Consiglio Comunale ha infatti siglato un protocollo d’intesa con l’asl che riguarda la stesura di contratti di comodato d’uso, volti a fornire nuovi servizi alla cittadinanza. E’ stato dunque avviato l’iter per il finanziamento e la realizzazione di una “Casa della Comunità”, una struttura sanitaria che affianchi quelle già esistenti. Per capire in cosa consiste questo progetto e quali benefici porterà all’isola, abbiamo intervistato Bruno D’Orazi, assessore consigliere di maggioranza con delega all’ospedale, igiene e sanità, protezione civile.
Quali presupposti hanno portato alla nascita di questo progetto?
“E’ un’idea che esiste già da tempo, uno dei punti del programma elettorale della nostra lista, quella di destinare l’immobile dell’ex istituto alberghiero ad attività sanitarie, per integrare e supportare quelle già esistenti. Ci siamo messi subito a lavoro ma, a causa della pandemia, il piano ha subito un rallentamento. Nel frattempo, lo Stato ha ritenuto opportuno progettare una nuova sanità territoriale non ospedaliera, a seguito della congestione dei reparti a causa del covid. Per farlo verranno utilizzati i finanziamenti del PNRR, adottato dalle regioni per istituire nuove case della salute o di comunità; una di queste sarà appunto quella di Capri, e dunque, aderendo a questo progetto dello Stato, abbiamo rispettato il piano di destinazione che avevamo pensato per l’ex istituto alberghiero fin dal principio”.
Quali tipologie di prestazione e servizi erogherà la nuova struttura?
“Ci saranno ambulatori diagnostici e servizi di consulenza, verranno impiegati nuovi infermieri e medici; il centro sarà aperto dalle 8 alle 20. La novità dell’organizzazione della sanità territoriale, infatti, è basata su 4 punti: la creazione appunto di Case di comunità, gli ospedali di comunità, l’assistenza domiciliare e la COT, Centrale operativa territoriale, per mettere in rete specialisti e pazienti. Inoltre, la delibera del consiglio ha previsto che un’altra struttura di Capri sia dedicata ad ulteriori servizi, quali il 118, e ha messo a disposizione i locali per gli alloggi del personale dell’idroambulanza. Verranno stipulati una serie di contratti di comodato d’uso gratuito per l’espletamento di queste attività; anche se la sanità non è direttamente gestita da noi amministratori locali, siamo chiamati a creare i presupposti perché possano venire ampliati i servizi mettendo a disposizione delle risorse, ed è esattamente ciò che abbiamo fatto. Il nostro obiettivo è cercare strade sempre nuove per portare più servizi alla popolazione”.
Quali caratteristiche ha la struttura che verrà rigenerata? E quali sono le tempistiche previste perché entri in funzione?
“La struttura era un edificio scolastico in disuso. Secondo il piano urbanistico, la zona dove insiste l’edificio può essere destinata unicamente ad attività scolastiche o sanitarie; dunque è perfettamente in linea con quella che sarà la sua nuova funzione. Il progetto prevede come tempistiche di ultimazione 48 mesi”.
Quali ritiene saranno i benefici per Capri e i suoi abitanti?
“I benefici saranno numerosi, in quanto i servizi integreranno quelli ospedalieri del distretto, garantendo una più facile fruizione ai cittadini. Ad esempio, gli abitanti dell’isola avranno la possibilità di effettuare risonanze magnetiche, tac e altri esami, senza avere la necessità di raggiungere Napoli, così come tutti gli altri servizi che verranno erogati all’interno di questa nuova struttura”.