Un artista visionario: K.W. Diefenbach
Alcuni ambienti della Certosa ospitano dal 1974 la collezione di dipinti del pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach (Hadamar 1851—Capri 1913).
Riformista, pacifista, libero pensatore, simbolista, adoratore del sole, Diefenbach fu molto criticato per il suo stile di vita secondo natura: era, infatti, un seguace della dottrina teosofica e praticava il vegetarianismo e il nudismo. Giunto a Capri nel dicembre del 1899, decise di vivere sull’isola fino alla morte, avvenuta nel 1913: “Capri mi basterà per tutta la vita con queste aspre rupi che io adoro, con questo mare tremendo e bellissimo…”.
I suoi dipinti, a tecnica mista, sono realizzati con impasti policromi mescolati con sabbia, pietrisco, erba e bitume, in modo da dare corposità alle immagini, sperimentando un nuovo tipo di pittura, basato sull’esaltazione della materia che risulta opaca, secca, densa. Le sue tele, di eccezionale forza espressiva, trasmettono un senso di mistero e di smarrimento. In alcuni casi le monumentali dimensioni, come vere e proprie scenografie teatrali, sono alla base del messaggio di Diefenbach che, in questo modo, sottolinea la sensazione di impotenza dell’osservatore di fronte all’immensità della natura.
Il paesaggio caprese ridotto agli elementi essenziali (mare – cielo – roccia) divenne il tema predominante di questa sua ultima stagione pittorica. La visione di Capri, stravolta ed esaltata dalla fantasia dell’artista, non era più quella di una dolce isola del Mediterraneo, ma diventava quella di un paesaggio nordico: un panorama spesso oscuro e tenebroso, illuminato da improvvisi bagliori surreali che esprimevano il Romanticismo di Diefenbach e rappresentavano una natura “eterna, maestosa, immobile, inclemente, della quale l’individuo non può che farsi compartecipe”.
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